nato a Strasburgo il 6 gennaio 1832 e morto a Parigi il 23 gennaio 1883, Gustave Doré è stato uno straordinario illustratore. E' considerato uno degli illustratori di libri più prolifici e di successo del tardo diciannovesimo secolo.
Stranamente la galleria di Bond Street a Londra (che gli fu dedicata in vita nel 1868) raccolse le sue opere pittoriche, alle quali Gustave pensava di affidare la propria fama (quali "la battaglia di Alma", 1855 e "la battaglia di Balaklava", 1857), che non ebbero però la fortuna e la considerazione sperata dall'autore. In realtà sono le sue qualità di disegnatore, illustratore ed incisore che lo hanno reso celebre e famosissimo nel mondo, influenzando anche molti moderni registi (Cecil B. De Mille, tanto per dirne uno) e persino alcuni gruppi rock che hanno scelto sue incisioni per le loro copertine.
Nel periodo trascorso a Parigi (1848-1851, e aveva soltanto sedici anni) produceva settimanalmente caricature litografiche per il Journal pour rire e , nel medesimo tempo, diverse collezioni litografiche (1847-1854).
Tra le sue opere più rilevanti l'illustrazione del Rabelais (1854), Contes drolatiques di Balzac (1855), "l'ebreo errante, di Eugène Sue (1856), i "racconti" di Charles Perrault (1862), "paradiso perduto" di Milton (1865),la Bibbia (1866), le "favole" di La Fontaine (1867), tutte incisioni in legno (xilografiche).
Nel periodo di maggior attività il suo laboratorio occupava fino a quaranta incisori, complessivamente illustrando oltre novanta libri illustrati.
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Diventato particolarmente famoso per le incisioni a commento della Divina Commedia (soprattutto l'Inferno) e dell'Orlando furioso era anche un grande caricaturista ed uno straordinario artista.
Dotato di grandissime e raffinate qualità tecniche impone alle sue incisioni una tensione trattenuta che le rende vibranti e vitalissime.
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