sabato 24 gennaio 2009

luci e colori del ventennio fascista


sul lato sinistro della foto un fascio littorio primo tipo (1922-1925)
manufatto prodotto nel regio arsenale dell'isola di la maddalena (ss)
completamente in ferro misura cm97 X 19 (alla base) o cm33 max all'ascia
peso kg 30 circa.
concepito per abellire gli uffici, l'oggetto è rimasto inutilizzato
il suo stato di conservazione è pari al nuovo, ad eccezione di
un lieve punto di ruggine alla base, probabilmente dovuto a umidità.
la vernice è ancora quella originale dell'epoca, la parte bronzata è
parzialmente venuta via.
prezzo €4.000.oo

sul lato destro il libro "mussolini, la mia vita segreta"
dino editore 1985 tirato in 5999 esemplari ad personam
il testo riporta documentazioni inedite concesse all'editore
da edda ciano mussolini. la dimensioni sono cm 70 X 50
la copertina (fronte e retro) è una scultura in lastra d'argento.
l'opera, concepita per collezionisti esigenti, non veniva venduta
nelle librerie ma solamente a domicilio, a chi ne facesse richiesta.
all'epoca della produzione costava ben 3.700.000 delle vecchie lire.
lo stato di conservazione del volume è pari al nuovo, la custodia
(ahimè) è invece in uno stato pessimo.
la cifra richiesta è di €900,oo

i capolavori del XIX secolo

24/01/2009
arricchita da 116 incisioni xiligrafiche del celeberrimo maestro incisore francese gustave dorè
misura cm 43,5 X cm 26,5 opera in 2 volumi numero di pagine 1200 circa
edizione in gotico tedesco - stoccarda 1868
stato di conservazione (come da foto) pressochè perfetto
rilegatura coeva piccoli segni del tempo
prezzo €800,oo

nato a Strasburgo il 6 gennaio 1832 e morto a Parigi il 23 gennaio 1883, Gustave Doré è stato uno straordinario illustratore. E' considerato uno degli illustratori di libri più prolifici e di successo del tardo diciannovesimo secolo.
Stranamente la galleria di Bond Street a Londra (che gli fu dedicata in vita nel 1868) raccolse le sue opere pittoriche, alle quali Gustave pensava di affidare la propria fama (quali "la battaglia di Alma", 1855 e "la battaglia di Balaklava", 1857), che non ebbero però la fortuna e la considerazione sperata dall'autore. In realtà sono le sue qualità di disegnatore, illustratore ed incisore che lo hanno reso celebre e famosissimo nel mondo, influenzando anche molti moderni registi (Cecil B. De Mille, tanto per dirne uno) e persino alcuni gruppi rock che hanno scelto sue incisioni per le loro copertine.

Nel periodo trascorso a Parigi (1848-1851, e aveva soltanto sedici anni) produceva settimanalmente caricature litografiche per il Journal pour rire e , nel medesimo tempo, diverse collezioni litografiche (1847-1854).
Tra le sue opere più rilevanti l'illustrazione del Rabelais (1854), Contes drolatiques di Balzac (1855), "l'ebreo errante, di Eugène Sue (1856), i "racconti" di Charles Perrault (1862), "paradiso perduto" di Milton (1865),la Bibbia (1866), le "favole" di La Fontaine (1867), tutte incisioni in legno (xilografiche).
Nel periodo di maggior attività il suo laboratorio occupava fino a quaranta incisori, complessivamente illustrando oltre novanta libri illustrati.

per vedere alcune sue incisioni clicca quì

Diventato particolarmente famoso per le incisioni a commento della Divina Commedia (soprattutto l'Inferno) e dell'Orlando furioso era anche un grande caricaturista ed uno straordinario artista.

Dotato di grandissime e raffinate qualità tecniche impone alle sue incisioni una tensione trattenuta che le rende vibranti e vitalissime.

l'ipocrisia del giorno della memoria

Personalmente considero la giornata della memoria un gesto ipocrita, giacchè fà farte di quelle quotidianeità tendenziose che accentuano e inaspriscono le divisioni nel mond, ma in particolare in italia.
mi spiego, i genocidi, le pulizie etniche, le stragi, le morti violente di massa, hanno, o meglio dovrebbero, avere tutte lo stesso valore, ma in realtà avviene l'opposto, c'è un distinguio, per tante persone esistono morti di serie a e morti di serie b, non lo trovo corretto, anzi, trovo che sia piuttosto fastidioso il merchandising che c'è su certi morti, come appunto le vittime della shoah, i morti palestinesi, le (poche) vittime del fascismo, i desaparecidos argentini e quant'altro venga strumentalizzato dalle lobby per i loro squallidi tornaconti, si è arrivati addiritura a dedicare un aula della camera ad un teppista da quattro soldi, morto mentre si appropinquava a delinquere e per questo reso martire questi morti vengono considerati di serie a. di contro ci sono i morti di serie b, difatti non si commemorano e non si manifesta per le vittime dei comunisti, per i deportati nei gulag, per le vittime castriste, per il genocidio degli armeni, per il genocidio dei curdi, per la pulizia etnica in bosnia, per i martiri delle foibe, per le vittime dei kamikaze integralisti e potrei citarne centinaia.
Non posso tacere di fronte a queste discriminazioni e non posso fare a meno di incazzarmi come una iena, è ora di finirla, non ci si deve fare belli sopra i morti e non li si deve utilizzare a dimostrazione che tizio era meglio di caio, sono morti e come tali devono avere tutti pari dignità.
Finitela una buona volta con asserimenti fuorvianti circa l'unicità di certe stragi, non è così e lo sapete bene. l'italia và in merda perchè voi siete in costante guerra con l'altro, e questo discorso ne è solo la punta dell'iceberg.
p.s. cazzo

venerdì 23 gennaio 2009

i fratelli melis

I FRATELLI MELIS

Olimpia, Federico, Pino e Melkiorre Melis.

Agli occhi dei contemporanei, primo caso del genere in Sardegna – anticipatore di quelli offerti dalle sassaresi sorelle Altara (imperniate sulla straordinaria figura di Edina) e dalle cagliaritane sorelle Coroneo –, essi saranno noti come i Fratelli Melis. Le ricerche da essi condotte fra arte e artigianato, ciascuno impegnato in un preciso ambito creativo, si sono talvolta sovrapposte, non certo confuse (i caratteri sono sempre riconoscibili) ma sicuramente esperite di pari passo con influenze reciproche. Negli anni Dieci e Venti, i Fratelli Melis saranno degli innovatori, ognuno per il proprio specifico. La loro opera, pur privilegiando esiti regionalisti, sostenuti dall’ideologia di affermazione identitaria che ha attraversato tutta la cultura sarda del ’900, verte a ribaltare ordini precostituiti o mai sondati prima, spingendo l’oggetto-prodotto verso la diffusione del mercato, o meglio, concependolo per esso. Olimpia (Bosa 1887- 1975) crea a Bosa una rete manufatturiera per la realizzazione del rinomato filet, piegandolo a soddisfare le nuove richieste d’arredo (tendaggi, giroletto, tovaglie, bordure, ecc.), portando tale artigianato ad affrontare una nuova casistica d’uso. Olimpia Peralta Melis distribuisce i suoi manufatti a Roma, Parigi, New York. Federico (Bosa 1891-Urbania 1969), da scultore, com’egli rimarca all’origine, si orienta decisamente verso la ceramica fin dai primissimi anni Venti. Partito da Ciusa, ovvero da terrecotte colorate “a freddo” mediante vernici sintetiche, Federico riscopre la prassi di cottura degli smalti mediante la muffola, ottenendo il fissaggio dei colori sottovetrina in seconda cottura. Il risultato lo indica come primo ceramista moderno della Sardegna, posizione consolidata per la successiva possibilità (1927) di realizzare i modelli con l’ausilio della ditta cagliaritana SCIC, specializzata nella produzione su scala industriale di ceramiche per l’arredo e sanitari. Pino (Bosa 1902-Roma 1985), il più giovane della famiglia, già illustratore nel 1920 per Il giornalino della Domenica di Vamba, si rivelerà raffinato e poetico interprete, forse il più delicato dei Melis, realizzando tavole che costituiscono altrettanti prodigi pittorici per perizia tecnica e trovate narrative, privilegiando la non semplice dimensione lenticolare.


ROSETTA E PASQUALINO
1919, serie di cartoline, ciascuna cm 13,7 x 8,9, edite a Parma
da F. Zafferri, Bosa, Raccolta Melis.
Questo gustoso racconto “a puntate” manca di qualche sequenza ma
è perfettamente definito nei “passaggi” salienti.


IPPODROMO DI CHILIVANI, 1924
manifesto, cm 100 x 70, Bosa, Raccolta Melis.


Federico Melis, ANFORA SARDESCA, 1927-31.


Pino Melis, LA SPOSA (anni Cinquanta).


Biglietto pubblicitario per l'Impresa Artistica Artigiana,
Melis-Alessandrini,
Roma, 1929-33, cm 10,8 x 17,1,
Bosa, Raccolta Melis.


ACQUAIOLA AFRICANA
(ante 1930), contenitore, terraglia da stampo dipinta e invetriata,
h cm 26,4.

antonio ballero -biografia-

Nacque a Nuoro nel 1864, compiendo gli studi classici a Cagliari. All'età di vent'anni scrisse "Don Zua" e il racconto "Vergini bionde", pubblicati a Sassari dall'editore Dessì nel 1894. Divenne collaboratore di diverse riviste e giornali, sia di carattere locale che nazionale. Appassionato di pittura, si dedicò a quest'arte a partire dai trent'anni. Per poter esercitare quest'arte si accontentò di lavori umili e mal retribuiti ma che gli potevano garantire il tempo necessario per le sue opere e l'ispirazione dei paesaggi sardi, riproducendo sulle sue tele scene di feste, balli, gare poetiche, paesaggi e costumi. Nonostante ciò riuscì a viaggiare per l'Italia, venendo così a conoscere le opere di grandi artisti reinterpretando le correnti stilistiche che dominavano il suo tempo. Nel 1919 si sposò con una giovane artista faentina, Ofelia Verzelloni. Ebbe ispirazione dai contatti con Sebastiano Satta, Francesco Ciusa, Grazia Deledda, ma non di meno fece con Giuseppe Pellizza da Volpedo e soprattutto Eduardo Chicharro, pittore costumbrista spagnolo che soggiornò ad Atzara nei primi anni del Novecento. Riuscì ad esporre in numerose città tra le quali Genova, Torino, Milano, Monza, Sassari e Cagliari. Morì nel 1932 a Sassari.

Biografia di Umberto Boccioni


Boccioni nasce a Reggio Calabria il 19 ottobre 1882, da genitori romagnoli della provincia di Forlì, trasferitisi in Calabria.
La famiglia si sposta in seguito a Padova nel 1888 e poi a Catania nel 1897, dove Boccioni consegue il Diploma in un Istituto Tecnico. E' nella città siciliana che il giovane Umberto inizia la collaborazione con alcuni giornali locali. Nel 1901 si trasferisce a Roma presso una zia e comincia a frequentare lo studio di un cartellonista. Risale a questo periodo il suo incontro con Severini, insieme al quale diventa discepolo di Giacomo Balla, dal quale entrambi si allontaneranno molto presto. E' dell'aprile 1906 il suo primo soggiorno a Parigi, seguito da quello in Russia dopo pochi mesi. Tornato in Italia si stabilisce a Padova e si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Venezia. Intraprende un altro viaggio verso la Russia ma si ferma a Monaco, in Germania. Al ritorno da questo soggiorno comincia a dipingere e a sperimentare i primi tentativi nel campo dell'incisione. La vita artistica italiana è ancora fortemente ancorata alle vecchie tradizioni provinciali. Per questo sceglie come meta Milano, unica città dinamica, dove conosce Romolo Romani e frequenta Previati, dal quale riceve una certa influenza simbolista.
Dopo la pubblicazione sul "Figaro" del primo manifesto futurista ad opera di Marinetti, Boccioni si avvicina al movimento avanguardista e nel 1910 scrive, con Carrà e Russolo, il "Manifesto dei pittori futuristi" e il "Manifesto tecnico della pittura futurista", firmati anche da Severini e Balla. Boccioni diventa il massimo e più rappresentativo esponente del movimento, sviluppando un linguaggio proprio e riconoscibile. Nel frattempo partecipa attivamente a tutte le iniziative, dalle lotte delle "Serate futuriste", organizzate nei teatri delle province italiane, alle mostre, da lui stesso allestite, nelle varie capitali europee, Parigi, Londra, Berlino, Bruxelles. Intanto scrive il "Manifesto della scultura futurista", le pagine principali della sua poetica, scolpisce e dipinge la serie delle opere dinamiche; dal 1913 collabora alla rivista "Lacerba", organizzata dal gruppo fiorentino capeggiato da Soffici.
Lo scarso interesse per la sua arte da parte del pubblico italiano, e anche l'ostilità di certi ambienti culturali futuristi, come quello fiorentino, lo spingono a rifugiarsi nell'appoggio della madre, figura fondamentale e amatissima.
Con l'inizio del Primo Conflitto mondiale nasce l'adesione di certi intellettuali all'interventismo. Boccioni, e come lui molti altri pittori, si arruola nei ciclisti e parte per il fronte. Nel frattempo la sua arte si trasforma sull'onda delle nuove avanguardie europee. Collabora con la rivista "Avvenimenti" e si riavvicina al suo vecchio maestro Balla.
Il 17 agosto 1916 muore dopo una caduta da cavallo nella periferia di Verona.

Umberto Boccioni

Umberto Boccioni

Altri approfondimenti

Disegni e incisioni della Galleria Nazionale di C

martedì 20 gennaio 2009

da far girare...


NEW YORK
Pedofilo dichiarato, Jack McClellan gestisce alcuni blog nei quali pubblica immagini di bambine e rivendica il diritto degli adulti ad avere contatti con loro. E nessuno può impedirglielo, a termini di legge: ha la fedina pedina pulita.

gruppi di genitori americani stanno cercando di combatterlo sul suo stesso fronte, facendolo conoscere via internet. aiutiamo questi genitori divulgando anche noi la foto e la storia di questo pedofilo dichiarato.

possiamo fare questo piccolo sforzo, combatterlo anche noi sul suo stesso terreno.

evento divulgato e sostenuto dall' associazione italiana che combatte da anni la pedofilia
http://www.aquiloneblu.org

COPIATE E INCOLLATE NEI VOSTRI BLOG

sabato 17 gennaio 2009

ideologia comunista: da proibire

Recentemente Polonia e Estonia son salite agli onori delle cronache per aver messo al bando i simboli comunisti, mentre in italia nascono partiti rossi come funghi (velenosi) , torna il terrorismo (e tutti sappiamo che colore ha) , si discriminano tutti quelli che difendono le nostre tradizioni e la nostra cultura (a beneficio dell'internazionale comunista) , si è arrivati ad impedire di celebrare una messa a Mussolini (che non era certo un santo) ma un delinquente quanto e più di lui (togliatti) ha la toponomastica nazionale strapiena di strade ed altro a lui dedicate. ora per una questione di buon senso (oltre che di par condicio) , non sarebbe il caso se anche i simboli e l'ideologia comunista venissero messi fuori legge anche in italia prendendo spunto proprio da quelle nazioni che hanno avuto la sventura di provare sulla loro pelle le conseguenze a ciò?

i crimini partigiani, atto primo

Era una notte calda e umida a Bastiglia (MO) quando la sera del 27 aprile1945 alcuni partigiani (Brigata Garibaldi) si introdussero nell'abitazionedi Walter Ascari, lo derubarono, fecero razzia di carni e salumi, loprelevarono e lo trasportarono in aperta campagna. Ascari non era fascistama neanche comunista, era un benestante e questa era una grandissima colpadurante le "Radiose Giornate". Colpendo Walter Ascari avrebbero colpito lo"Stato Borghese".Giunti in località Montefiorino alcuni partigiani estrassero dei bastoni ecominciarono a colpire il malcapitato come dei forsennati; altri, conl'ausilio di una canna di bambù lo seviziarono fino a rompergli l'ano eparte dell'intestino. Ma era ancora ben poca cosa: una fine orrendaattendeva il povero Walter Ascari. "A morte!" "A morte!" Urlavano gliassassini partigiani... Per la sua mattanza finale, i gloriosi epluridecorati eroi garibaldini pensavano a qualcosa di diverso dalla solitaraffica di mitra... Qualcosa di speciale... Qualcosa che soltanto la loromente perversa e assassina di partigiani comunisti poteva immaginare.Qualcosa che andava al di là dell'umana cattiveria.Lo appesero per i polsi ad un grosso ramo, in modo che il corpo delmoribondo fosse ben teso assicurandolo per i piedi al terreno con una corda.Poi, con una grossa sega da boscaiolo a quattro mani, lo tagliarono in due!Da vivo! Il suo corpo fu gettato in seguito in una porcilaia. Quando loritrovarono, ben poco era rimasto di quel poveretto.Queste storie maledette di partigiani assassini facciano cadere il muro diomertà che da 62 anni avvolge la storia della repubblica, la storia deifalsi liberatori, la storia d'Italia. Parecchi ex partigiani sono ancoraviventi, purtroppo. Vale a dire che parecchi assassini sono ancora inlibertà. Saranno vecchi, forse decrepiti, ma l'età non li ha migliorati dicerto, a giudicare dall'odio e dall'arroganza che trasudano nelle loroannuali celebrazioni della "liberazione".Essi credono fermamente nei "valori" in cui credevano durante la guerra, nonesiterebbero ad uccidere ancor oggi pur di soddisfare la loro cattiveria edil loro livore. Ci sono ex partigiani che ancora oggi intimoriscono lepopolazioni locali dei luoghi dove si verificarono queste orrende vicende,costringendole al silenzio su quanto hanno visto.. Raccontati oggi, questiepisodi terribili sembrano venire da un altro mondo, forse da un'altragalassia, tanto sono pieni di inspiegabile ferocia, di paurosi istintianimaleschi.

donne militari, no grazie

sino a qualche anno fà il carabiniere non poteva sposarsi prima del compimento del 32° anno, doveva essere quanto meno un maresciallo, e con la sua famiglia sarebbe andato a vivere dentro la caserma.i soldati e militari, a loro volta erano scelti in base a certe caratteristiche fisiche atte alla guerriglia e ad azioni similari.l'ingresso delle donne in questi corpi ci ha fatto fare dei notevoli passi indietro.immagino infatti una missione di guerra che sfocia in battaglie corpo a corpo, intrapresa da un esercito di gonnelle.e immagino pure la carenza di organico quando le carabiniere cominceranno a sfornare figli per rimanersene a casa.senza contare la ricattabilità che può avere una carabiniera con prole al seguito.infine, è assurdo pure il fatto che possano prendersi casa in affitto ed essere così a contatto di chichessia.a mio parere si tratta di una vera e propria involuzione, che alla lunga porterà non pochi problemi di ordine pubblico, connivenza, e di "volemose bene".il vostro pensiero in tal senso?

le assurde pretese dei gay, finti moralizzatori

il tema dell'omosessualità torna a sanremo e puntuale come una clessidr...ehm un orologio svizzero, scoppia la polemica.a protestare contro il testo di "luca era gay" è l'arcigay, che minaccia di bloccare il festival nel caso la rai non chiarisca le sue posizioni riguardo il brano che secondo l'associazione potrebbe contenere posizioni omofobe.l'associazione lancia un gruppo su facebook dal titolo "non lasciamo che povia canti a sanremo di ex gay": in poche ore il web si intasa, tutti sdegnati senza manco aver letto il testo, la cui frase incriminata è "io ero gay, ma ora stò con lei*", in pratica seguendo questa tesi, george michael offende tutti gli eterol'associazione gay ha tuonato che "se bonolis & c. intendono mandare in scena uno spottone clerical reazionario, contro la dignità (non vedo come possa ledere loro una frase simile) delle persone omosessuali, sappiano sin d'ora che la nostra reazione sarà durissima, rumorosa e organizzata."io mi chiedo se sia lecito organizzare minacce violente e squadriste, solo per farsi un pò di pubblicità, e trovo intollerabile un così chiaro tentativo di censura.voi:ossequiereste i vertici dell'arcigay o li mandereste a cagare?trovate anche voi che sia un testo offensivo o si stanno arrampicando sugli specchi?dite la vostra, orsù.* povia raccontava di aver avuto un esperienza gay durata 7 mesi, poi superata, e di aver convertito due amici che credevano di essere gay e che invece poi si sono sposati.il luca della canzone potrebbe appunto essere luca tolve, un ex gay "guarito" grazie alle teorie riparative di joseph nicolosi, cattolico usa, le cui tesi sono state confutate dalla comunità scientifica mondiale.

news su Eluana Englaro

è trascorso circa un mese da quando dibattevo sull'argomento. sono stato l'unico a dire che sinchè c'è vita c'è speranza, perchè la scienza fà passi da gigante. ora casualmente mi è passato tra le mani "libero" di venerdì 19 dicembre, e ho letto un intervista al neurochirurgo sergio canavero, neurologo dell'ospedale di torino delle molinette, il quale dichiara che ha risvegliato una ragazza nelle stesse condizioni di eluana englaro assieme al chirurgo barbara massa micon. l'intervento si chiama "stimolazione corticale extradurale bilocale" i dettagli sull'intervento sono stati pubblicati dalla prestigiosa rivista "journal of neurology" , ma in pratica si tratta di fare 4 fori tra l'osso della teca e la meninge madre, quindi inserire 2 elettrodi di pochi cm di lunghezza per 1 di larghezza, i quali fungono da stimolatore attraverso la neuronavigazione. essi sono collegati sottocute ad un peacemaker e azionati mediante batteria, vanno a sincronizzare le funzioni del sistema nervoso. tradotto in parole povere, si riattivano i neuroni tramite elettricità, fino a restituire lo stato cosciente. quest'intervento in pratica smantella il concetto della irreversibilità dello stato vegetativo.tutto ciò dimostra che nessuno ha il diritto di dire "staccate la spina"

venerdì 16 gennaio 2009

occhio alla spesa


RAPEX: PROVVEDIMENTI RELATIVI AL RISCHIO CHIMICO ADOTTATI, DALLA 28a ALLA 37a SETTIMANA DEL 2007 (MESI DI LUGLIO, AGOSTO E SETTEMBRE), PER LA SICUREZZA D’USO DEI PRODOTTI COSMETICI.

A cura di
Prof.ssa Lidia Sautebin
Dipartimento di Farmacologia Sperimentale, Facoltà di Farmacia, Università di
Napoli Federico II.

Dalla 28a alla 37a settimana (mesi di luglio, agosto e settembre) del 2007, attraverso il RAPEX, sono stati denunciati alla Commissione Europea 30 prodotti cosmetici che, per la presenza di determinati ingredienti, possono comportare un rischio chimico per il consumatore. Gli ingredienti in questione ed i prodotti cosmetici segnalati sono riportati di seguito:

Dietilenglicole (DEG):
Segnalazioni dalla Spagna:
- dentifrici per bambini, con marchio MORNING BABY (codice a barre: 6928289700050), venduti in associazione con uno spazzolino da denti e fabbricati in Cina;
- dentifrici per bambini, con marchio COOL MATE (ref. 071012, codice a barre: 8427472009553), ), venduti in associazione con uno spazzolino da denti e fabbricati in Cina;
- dentifrici con marchio non decifrabile, in quanto la scritta era in cinese (codice a barre: 6934632780235), fabbricati in Cina;
- dentifrici “Amalfi-Dent Classic”, venduti in associazione con uno spazzolino da denti, fabbricati in Cina;
- dentifrici “Amalfi-Dent Herbal”, venduti in associazione con uno spazzolino da denti, fabbricati in Cina;
- dentifrici con marchio “Zhicheng” (n° lotto: 6924969200124), recanti sul tubetto la scritta “dentifricio super sbiancante all’Aloe” (ZHICHENG-ALOE-Super Whitening Toothpaste), fabbricati in Cina;
- dentifrici con marchio “MAXAM”, recanti sul tubetto la scritta “tripla azione” (Maxam Triple Action), fabbricati in Cina;
- dentifrici con marchio “MR. COOL” (tipo: COOL MINT 120, codice a barre: 8427472100083, Ref: 910008), recanti in etichetta la casa produttrice, il codice a barre e la dicitura “Made in China”;
- dentifrici con marchio “ACTIVE” (tipo: “ULTRA WHITE”, codice a barre del dentifricio: 5023907026541 e codice a barre del set 5023907026596), venduti in associazione ad un collutorio ed uno spazzolino, recanti la dicitura: “Active Total Oral Care, ultra white antibacterial cleansing action, 150 g” e prodotti in Cina;
Segnalazioni dalla Francia:
- dentifrici con marchio “Toothpaste new 4 U” (lotto n° MF9, data di validazione 11/2007), prodotti in Cina;
- dentifrici con marchio “TERPAN” (fluoride toothpaste da 47 e 75 mL, strawberry- flavoured toothpaste da 16 mL e bubbole-gum-flavoured toothpaste da 16 mL), fabbricati in Cina;
Segnalazioni dal Regno Unito:
- dentifrici con marchio “Gilchrist & Soames Toothpaste/Dentifrice” (SKU #U001H300), recanti l’elenco degli ingredienti e le scritte “prodotto in Cina” e “distribuito dalla Gilchrist & Soames”, e venduti in associazione con uno spazzolino da denti;
Segnalazioni dalla Repubblica Slovacca:
- dentifrici con marchio “Dr. Cool whitening” (codice a barre: 8588001584078, data di produzione 15 febbraio 2007, data di scadenza 15 febbraio 2010), fabbricati in Cina;
Segnalazioni dalla Germania:
- set sbiancante per denti “Maximum white”, con marchio “Smilecare” (da consumarsi entro il 21-11-2009), fabbricato in Cina, contenente un tubetto di dentifricio ed uno spazzolino da denti, accompagnato da un foglietto di spiegazione.
In tali prodotti il contenuto di DEG variava dal 1.1% al 9%. Tale sostanza rappresenta un rischio per la salute, soprattutto dei bambini e di individui con patologie renali ed epatiche, in quanto può causare avvelenamento. Siccome i prodotti in questione non osservano la Direttiva dei Cosmetici 76/768/CEE, le autorità regolatorie ne hanno richiesto il ritiro dal mercato, mentre solo nel caso dei dentifrici “Toothpaste new 4 U”, “Gilchrist & Soames Toothpaste/Dentifrice”, “Dr. Cool whitening” e del set sbiancante per denti “Smilecare”, le case importatrici hanno ritirato volontariamente dal mercato i prodotti in questione.

Idrochinone:
Segnalazioni dalla Germania:
- crema schiarente per il corpo, con marchio “Psicos-ci” (n° lotto: E01.250.0011);
- latte schiarente (lotto ref.: LSL E3 NF; EXP 09/2009);
- crema schiarente (n° lotto: CSL D 15);
- lozione per il corpo super schiarente (n° lotto: LCBSL E 23) con marchio “Rodis”;
- latte per il corpo “Clair Liss” con marchio “SIVOP” (n° lotto: E01.250.0011).
In tutti i prodotti sopra menzionati, prodotti in Costa d’Avorio, il contenuto di idrochinone variava da 2.6% al 5%. Alcune di queste preparazioni avevano un forte odore di solfito, altre di burro di cacao. L’idrochinone è una sostanza che può causare gravi effetti indesiderati, la cui insorgenza è favorita dalla frequente ed estesa applicazione dei prodotti in questione. Poiché essi non rispettano la legislazione europea, le autorità regolatorie ne hanno disposto il ritiro dal mercato.

Dibutilftalati:
Segnalazioni dalla Slovenia:
- smalti per unghie “LCN” (n° lotto: 303), prodotti in Germania;
Segnalazioni dalla Repubblica Ceca:
- smalti per unghie, contenenti vitamina E, con marchio “G04” (n° lotto: B18811, codice del colore: 28, da usare entro 12.2007), prodotti in Germania;
- smalti per unghie (Acryl Nail Enamel CORAL) con marchio “DELIA COSMETICS Ltd” (n° lotto: L 003, codice del colore 35, da usare entro il 31.12.2007), prodotti in Polonia;
Segnalazioni dall’Irlanda:
- smalti per unghie con marchio “Colours and Beauty” (lotti non noti), prodotti in Italia.
In tali prodotti è stata riscontrata la presenza di dibutilftalato, ingrediente proibito nella formulazione dei prodotti cosmetici, in base a quanto previsto dalla Direttiva dei Cosmetici 76/768/CEE, dal momento che il dibutilftalato può pregiudicare lo sviluppo degli organi riproduttivi sia maschili che femminili ed esercitare i suoi effetti tossici soprattutto sui bambini. Per tali motivi, nel caso degli smalti “LCN”, la ditta produttrice ha bloccato la vendita del prodotto in questione e l’autorità regolatoria ne ha disposto il ritiro dal mercato e la divulgazione di tale disposizione ai consumatori. Negli altri casi, invece, le autorità regolatorie hanno disposto direttamente il ritiro dal mercato dei prodotti in questione.

Mercurio:
Segnalazioni dalla Danimarca:
- creme per coprire le lentiggini (Freckle cream e Freckle cream NEW: lotti non noti), fabbricate dalla “Stillmann’s” negli Stati Uniti;
- creme a base di erbe, con marchio “Fasco”, prodotte nelle Filippine.
Nelle creme per coprire le lentiggini è stata rilevata la presenza di 39000 mg/kg (in Freckle cream) e 42000 mg/kg (in Freckle cream NEW) di mercurio, mentre nelle creme a base di erbe di 440 mg/kg. Tali prodotti risultano essere pericolosi in quanto il mercurio è un ingrediente in grado di causare avvelenamento. Pertanto, le autorità regolatorie hanno richiesto il ritiro dal mercato dei prodotti in questione.

Fragranze:
Segnalazione dalla Germania:
- fragranza da sauna, con l’odore di rosmarino ed arancia, con marchio “Kneipp”, fabbricata in Germania.
Tale prodotto rappresenta un serio rischio per la salute, soprattutto dei bambini poiché, essendo il flacone privo di tappo a prova di bambino, in caso di inalazione, può indurre seri danni ai polmoni. Per tali motivi, la ditta produttrice ha volontariamente predisposto il ritiro dal mercato di tutti i lotti del prodotto cosmetico in questione.

Para-fenilendiamina (PPD):
Segnalazione dalla Belgio:
- tinture permanenti per capelli in polvere, con marchio “BIGEN” (tipo: Oriental black n°59), prodotte in Pakistan.
Tali prodotti risultano essere pericolosi a causa della presenza di para-fenilendiamina (PPD) ad una concentrazione pari a 13.7 %. La PPD è un noto e potente allergene, il cui uso è divenuto nel tempo un problema sempre più serio in quanto causa di frequenti allergie, tanto è vero che la legislazione europea (Direttiva dei Cosmetici 76/768/CEE), attualmente, tollera un limite massimo del 6%. Le istruzioni per l’uso, inoltre, erano riportate sul contenitore sia in lingua inglese che in una lingua somigliante all’arabo, ma nessun tipo di avvertenze era riportato nella lingua nazionale (tedesca o francese). Pertanto, la casa distributrice ha ritirato volontariamente dal mercato il prodotto.

N-nitrosodietanolamina:
Segnalazioni dai Paesi bassi:
- shampoo & balsamo antiforfora della linea sport (Sport line Antidandruff Shampoo & Balsam) con marchio “FILA cosmetics” (ref. 01110, n° lotto: 104L, EAN 8016150011102), il cui paese di produzione non è stato identificato.
Il prodotto risulta essere pericoloso a causa della presenza di 56750 μg/kg di N-nitrosodietanolamina, una sostanza proibita dalla Direttiva dei Cosmetici 76/768/CEE, in quanto cancerogena. Per tali motivi, la ditta produttrice ha disposto il ritiro volontario dal mercato del prodotto cosmetico in questione, mentre le autorità regolatorie hanno imposto alla ditta una sanzione amministrativa.

Cromo e piombo:
Segnalazioni dalla Polonia:
- set di cosmetici per bambine con marchio “DROMADER” (codice a barre: 5900361034186), prodotto in Cina
Tale set, presente in varie forme (pesce, conchiglia, cuore, gatto e cane), consisteva di diversi ombretti (5 colori), un rossetto, un fard ed un applicatore. Sulla confezione erano riportati il marchio CE, il pittogramma “non adatto ai bambini da 0-3 anni” e gli ingredienti contenuti nei diversi cosmetici. Tale set risulta essere pericoloso in quanto l’ombretto di color verde contiene 320.3 mg/kg di cromo (Cr) e 1506 mg/kg di piombo (Pb), eccedenti i massimi livelli consentiti dalla Direttiva dei Cosmetici 76/768/CEE. Pertanto il prodotto, non essendo conforme alle norme europee, è stato volontariamente ritirato dal mercato dalla casa distributrice ed è stata divulgata l’informazione ai consumatori.

Azo-coloranti:
Segnalazioni dai Paesi Bassi:
- inchiostri per tatuaggi (Tattoo ink – Atom Color Sonic Green, Hot Yellow e Blaze Orange) con marchio “Atom colour” (n° lotto: 31073 per Sonic Green, 31073 per Hot Yellow e 30607 per Blaze Orange), fabbricati nel Regno Unito.
Tali prodotti rappresentano un serio rischio per la salute in quanto contengono azo-coloranti che possono portare alla formazione di ammine aromatiche cancerogene. Nell’inchiostro “Sonic Green” è stata rilevata la presenza di 1130 mg/kg di o-anisidina, nel “Hot Yellow” di 374 mg/kg di o-anisidina e nel “Blaze Orange” di 277 mg/kg di o-anisidina e di 344 mg/kg di 2,4-toluendiammina. Pertanto, le autorità regolatorie hanno richiesto il ritiro dal mercato dei prodotti in questione.



santoro... che pena

torna a far parlare di sè il giornalista più fazioso di tutto il (dis)servizio pubblico.
La puntata di Anno Zero di ieri sera è stato l'ennesimo esempio di stupidità gionalistica televisiva. Sentir parlare un cuoco che inneggia alla lotta armata contro israele e ad Hamas mi ha fatto seriamente rimpiangere di aver disprezzato "La prova del cuoco" di Antonella Clerici, giacchè sentire lucia annunziata dare del fazioso ad un suo compagno di squadra, indica chiaramente e senza ombra di dubbi che si è davvero andati oltre.
E' il caso di evidenziare qualche punto:
- i razzi che da Gaza vengono quotidanamente diretti verso le città israeliane sono molto costosi, eppure vediamo nelle immagini dei tg che riprendono Gaza una baraccopoli. La striscia di Gaza riceve finanziamenti da ogni dove.. Organizzazioni umanitarie, lega araba, Iran.. eppure sembra che si preferisca comprare armi invece che far progredire il Paese. Scelte dettate probabilmente da una religiosità fanatica e malata.
O semplicemente quella di Hamas è una casta che si arrichisce e fa morire un popolo, il suo popolo.
- il gruppo Hamas, estremisti islamici oltranzisti, se avessero la meglio come purtroppo sembra già abbiano tra la popolazione, renderebbero la palestina un paese simile all' Afghanistan dei Talebani. Senza scrupoli nell'usare la cittadinanza e i minori come scudi umani, costruiscono i bunker sotto gli ospedali per essere inattaccabili. Eppure c'è chi simpatizza per loro anche in Occidente..
Non condivido totalmente la politica sionista, ma non si può negare che mai come in questa circostanza non potessero agire altrimenti.

abolizione della festività del 25 aprile

Dopo i libri di de Felice, Pisanò Giampaolo Pansa e la propaganda della verita' taciuta per 50 anni dai kompagni che hanno scritto i libri di storia a loro comodo, a me sembra giusto iniziare una sottoscrizione popolare per l'abrogazione della festivita' del 25 aprile, che ormai non rappresenta piu' nulla se non il potere rosso e i 60 anni di menzogne e parassitismi.
Dopo la verita' sulle foibe, sui massacri compiuti dai comunisti durante e dopo la guerra civile, dopo il terrorismo e la violenza rossa degli anni '70-80, dopo che tutti hanno capito che le atrocita' furono compiute in ugual modo DA ENTRAMBE LE PARTI, che senso ha mantenere una festa che ricorda solo sangue e morte?
La cosiddetta "resistenza" oggi non ha piu' alcun valore, e' un periodo passato e concluso della nostra storia e non vi e' piu' alcuna attualita' a celebrarlo e tanto meno a mitizzarlo come fanno i kompagni.
Questi sciagurati, vedendo la sconfitta della loro perversa ideologia marxista in tutto il mondo, si attaccano ancora come misere sanguisughe a eventi passati da oltre 60 anni, del tutto inattuali nell'Italia di oggi, dove ben altri sono i problemi che non rifarsi buffonescamente e miserevolmente ai miti del passato.
La liberazione (anche se la chiamerei "alto tradimento") dal fascismo, dovuta agli alleati e non a quei quattro scalcagnati spesso usciti dalle patrie galere, e' stata giusta, ma non è stata effettuata in modo equo, anzi, è stato un vero e proprio abuso.
Oggi e' necessaria la liberazione dall'ideologia comunista, che ancora grava come una piovra e impedisce lo sviluppo del paese, della liberta' e dell'individuo.

beneficienza, un invenzione dei parassiti

come tutti gli anni, giunti al periodo natalizio, veniamo assediati da molestatori che ci tempestano di richieste pro questo e pro quello.
la cassiera del gruppo auchan ci chiede se vogliamo dare qualcosa a telethon nei centri commerciali rossi ci chiedono di fare la spesa anche per i romeni.
tra qualche giorno la tv ci spaccherà le palle con 30 ore per la vita, con tante di quelle facce di merda strapagate che ci chiedono date quà, date là, ma a loro volta non scuciono un cent
le scuole fanno le raccolte per gli extracomunitari.
a verona passavano le infermiere della croce rossa.
poi, c'è chi ci chiede di adottare a distanza, un nonno, un bimbo, o un cane.

ma che palle, siamo nella merda sino al collo e dovremmo levare le castagne dal fuoco ai parassiti?
che poi, come se non sapessimo che il grosso (quando non tutto) del bottino se lo spartiscono gli organizzatori delle suddette raccolte.
organizzazioni come la fao e l'unicef costano miliardi di euro solo in spese di gestione.
ogni tanto a striscia sputtanano prodotti che non verranno mai spediti e che marciscono da anni in qualche container.
senza contare che i pochi carichi che arrivano a destinazione vengono rivenduti al mercato nero, invece di essere distribuiti.

personalmente non faccio beneficienza, però, se proprio volessi farla la farei in modo diretto (cioè, senza intermediari che gestiscono la mia offerta), magari dando qualche eurino al vicino di casa che cerca il pranzo tra i resti dell'organico.

VOI:
fate beneficienza?
se si, in che modo e che cifre versate?
lo fate per senso di colpa, o perchè davvero credete nella solidarietà? (quì, siate sinceri eh)
secondo voi, se foste voi ad aver bisogno, pensate che sareste aiutati o meno?
nella stessa situazione, credete che gli amici vi aiuterebbero?
avete mai avuto di questi problemi e siete stati aiutati, o invece vi hanno voltato le spalle?
se non ne fate, è perchè siete d'accordo con le mie osservazioni, o perchè economicamente non siete in grado di farne?
quando ci sono le raccolte di abbigliamento e/o di oggetti ancora utilizzabili, partecipate o preferite riciclare diversamente i vostri beni in esubero?