venerdì 16 gennaio 2009

abolizione della festività del 25 aprile

Dopo i libri di de Felice, Pisanò Giampaolo Pansa e la propaganda della verita' taciuta per 50 anni dai kompagni che hanno scritto i libri di storia a loro comodo, a me sembra giusto iniziare una sottoscrizione popolare per l'abrogazione della festivita' del 25 aprile, che ormai non rappresenta piu' nulla se non il potere rosso e i 60 anni di menzogne e parassitismi.
Dopo la verita' sulle foibe, sui massacri compiuti dai comunisti durante e dopo la guerra civile, dopo il terrorismo e la violenza rossa degli anni '70-80, dopo che tutti hanno capito che le atrocita' furono compiute in ugual modo DA ENTRAMBE LE PARTI, che senso ha mantenere una festa che ricorda solo sangue e morte?
La cosiddetta "resistenza" oggi non ha piu' alcun valore, e' un periodo passato e concluso della nostra storia e non vi e' piu' alcuna attualita' a celebrarlo e tanto meno a mitizzarlo come fanno i kompagni.
Questi sciagurati, vedendo la sconfitta della loro perversa ideologia marxista in tutto il mondo, si attaccano ancora come misere sanguisughe a eventi passati da oltre 60 anni, del tutto inattuali nell'Italia di oggi, dove ben altri sono i problemi che non rifarsi buffonescamente e miserevolmente ai miti del passato.
La liberazione (anche se la chiamerei "alto tradimento") dal fascismo, dovuta agli alleati e non a quei quattro scalcagnati spesso usciti dalle patrie galere, e' stata giusta, ma non è stata effettuata in modo equo, anzi, è stato un vero e proprio abuso.
Oggi e' necessaria la liberazione dall'ideologia comunista, che ancora grava come una piovra e impedisce lo sviluppo del paese, della liberta' e dell'individuo.

3 commenti:

pollicino ha detto...

Marcello,voglio farti gli auguri per il tuo onomastico.Insieme agli auguri pero' promettimi di riempire questo blog,ok?Ciao Eugenio ;)

pollicino ha detto...

Per il 25 aprile mi trovi daccordo.

marcello ha detto...

mercy.
in quanto allo riempire il blog farò ciò che posso