sabato 24 gennaio 2009

l'ipocrisia del giorno della memoria

Personalmente considero la giornata della memoria un gesto ipocrita, giacchè fà farte di quelle quotidianeità tendenziose che accentuano e inaspriscono le divisioni nel mond, ma in particolare in italia.
mi spiego, i genocidi, le pulizie etniche, le stragi, le morti violente di massa, hanno, o meglio dovrebbero, avere tutte lo stesso valore, ma in realtà avviene l'opposto, c'è un distinguio, per tante persone esistono morti di serie a e morti di serie b, non lo trovo corretto, anzi, trovo che sia piuttosto fastidioso il merchandising che c'è su certi morti, come appunto le vittime della shoah, i morti palestinesi, le (poche) vittime del fascismo, i desaparecidos argentini e quant'altro venga strumentalizzato dalle lobby per i loro squallidi tornaconti, si è arrivati addiritura a dedicare un aula della camera ad un teppista da quattro soldi, morto mentre si appropinquava a delinquere e per questo reso martire questi morti vengono considerati di serie a. di contro ci sono i morti di serie b, difatti non si commemorano e non si manifesta per le vittime dei comunisti, per i deportati nei gulag, per le vittime castriste, per il genocidio degli armeni, per il genocidio dei curdi, per la pulizia etnica in bosnia, per i martiri delle foibe, per le vittime dei kamikaze integralisti e potrei citarne centinaia.
Non posso tacere di fronte a queste discriminazioni e non posso fare a meno di incazzarmi come una iena, è ora di finirla, non ci si deve fare belli sopra i morti e non li si deve utilizzare a dimostrazione che tizio era meglio di caio, sono morti e come tali devono avere tutti pari dignità.
Finitela una buona volta con asserimenti fuorvianti circa l'unicità di certe stragi, non è così e lo sapete bene. l'italia và in merda perchè voi siete in costante guerra con l'altro, e questo discorso ne è solo la punta dell'iceberg.
p.s. cazzo

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